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Recupero

Opere Pubbliche line

V.le Volontari, Udine

Il progetto è lo sviluppo di dettaglio di uno dei principali assi previsti dallo " Studio di fattibilità di un sistema integrato di percorsi ciclabili nel territorio comunale di Udine" del 1991, poi recepito dal Piano Urbano del Traffico.

L’obiettivo è la realizzazione di una serie di interventi di arredo urbano lungo un percorso destinato alle utenze deboli, composto attraverso l’integrazione di itinerari già esistenti, valorizzando gli aspetti ambientali e architettonici del sito.

L’itinerario si pone come collegamento protetto da sud a nord, tra il centro città (accesso da Via Gemona) e la pista ciclopedonale che da Viale Vat arriva fino al Comune di Tavagnacco.

Tre sono le principali questioni:

- rapporto tra mezzi motorizzati e ciclisti;

- rapporto tra pedoni e ciclisti;

- intersezioni fra i vari flussi.

Nel primo caso, il basso impatto sull’organizzazione della viabilità è stato uno dei presupposti dell’intervento. Nei tratti in cui la pista usufruisce di parte della carreggiata l’incidenza sull’organizzazione delle utenze motorizzate è ritenuta accettabile.

Per ridurre la conflittualità fra ciclisti e pedoni, dove è stato possibile in termini di spazio, si è optato per la divisione tra le due utenze. Dove non è stato possibile (lungo-roggia) si sono valutati il carico di traffico pedonale/ciclabile, il suo possibile sviluppo e l’eventuale  grado di conflittualità, intervenendo con opportuna segnaletica orizzontale e verticale.

In corrispondenza degli incroci, il progetto prevede la massima sicurezza sia dei pedoni che dei ciclisti, attraverso la differenziazione dei tracciati. Per favorire la visuale reciproca tra le utenze “deboli” e i veicoli motorizzati, in alcuni punti sono stati ampliati i marciapiedi esistenti, riducendo l’area di attraversamento e ottenendo un effetto deterrente sulla velocità degli autoveicoli.

Al termine del lungo roggia la realizzazione di una rampa esclusivamente pedonale permette un agevole accesso a Piazzale Osoppo. L’accessibilità ai ponti pedonali privati esistenti viene conservata. Vengono inoltre ricostruiti i ponticelli pubblici pedonali e ciclabili. L’opera architettonica di discesa dal lungo roggia è stata pensata come parte di un itinerario destinato a raggiungere il centro storico.

Piazzale Osoppo risulta essere un punto di forte discontinuità a causa del notevole traffico automobilistico presente. Per questo si è optato per la collocazione della pista ciclabile sul lato est del Piazzale usufruendo delle aiuole presenti e permettendo l’accesso alle piste alle utenze provenienti dalla zona nord est della città.

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